Ha detto bene Wayne Rooney presentando la Supercoppa inglese, la "Coppa della Carità" (usando il vecchio nome di Charity Shield, in uso fino al 2002) che vede scontrarsi la vincente della Premier League e la vincente della F.A. Cup (la Coppa d'Inghilterra, il trofeo più antico del mondo).
Il calcio è fatto di grandi partite, questa "è la più importante Community Shield della storia" ecco il pensiero del giocatore simbolo del Manchester United, oggi vincitore al cospetto dei ricchi cugini del City.
United vs City stà diventando "la partita" del calcio inglese, il derby par excellence è Tottenham-Arsenal, che tra le tante stracittadine del campionato britannico, ed in particolare dI Londra, è quella più sentita dai tifosi.
Il derby di Manchester, invece, è ormai una partita globale tra due dei clubs più ricchi al mondo, uno quello dei Red Devils custode di tradizione e nobiltà calcistica, l'altro quello degli Sky Blues assurto dopo decenni di anonimato agli onori per gli investimenti milionari dello sceicco Mansur (succedutosi a Shinawatra, tycoon thailandese, protagonista di varie vicissitudini giudiziarie).
Ricchezza e tradizione contro, oggi a Wembley, teatro ideale per un match, che è stato spatiacque tra la vecchia e la nuova stagione, per due squadre l'anno scorso vincenti, ma non del tutto soddisfatte.
Non poteva esserlo lo United, vincitore si della Premier, ma sconfitto in maniera cocente nella finale di Champions League sempre nella cattedrale del calcio londinese ed europeo, ma neanche il City, si campione della prestigiosissima Coppa d'Inghilterra, ma troppo lontana dalla lotta al titolo della Premier,
Ambedue si sono consolate con una partecipazione alla Champions, senza preliminari d'agosto, i mesi estivi sono stati riempiti con tournee americane per ambedue le squadre di Manchester, per tutte e due prestigiose vittorie per i ragazzi di Alex Ferguson una rivincita molto parziale contro il Barcellona, per la squadra di Roberto Mancini una larga vittoria contro l'Inter.
Questo è il match anche di due grandi tecnici, lo scozzese dello United all'ennesima stagione all'Old Trafford ha ricostruito ancora una volta una squadra orfana di tanti big del passato che hanno chiuso con la carriera agonistica, Roberto Mancini ha avuto tanti nuovi innesti, altri ne mancano, ma l'impressione è che arriverà tutto il necessario per vincere il campionato e fare una Coppa Campioni all'altezza.
La partita non ha offerto sorprese nello svolgimento, una grande partenza del City, avanti di due gol all'intervallo (segnature di Lescott di testa e di Dzeko da fuori area, in entrambi i casi male De Gea, il portiere dell'Atletico Madrid, chiamato a sostiutire degnamente Van der Sar), una ripresa con uno United ritrovato assieme ad un Nani di lusso (l'1-2 prima del sessantesimo per il pari firmato da Smalling e dal portoghese, dopo un azione splendida a tre con lo stesso giovane inglese, condita da un colpo di tacco di Rooney).
Sir Alex ha inciso cambiando coraggiosamente degli inguardabili Ferdinand e Vidic in mezzo alla difesa, tra gli altri, ma anche Mancini, nel primo tempo aveva messo ottimamente la squadra in campo, oltretutto senza forzare la mano inserendo subito in campo Aguero, e preparato benissimo il match.
Ma nulla poteva prevedere, quando i rigori sembravano l'epilogo più giusto, l'errore di Kompany di cui l'ottimo Nani ha approfittato con agio per scavalvare il portiere Hart e depositare il pallone in rete.
Da domani si fa sul serio, in Inghilterra come dovunque in Europa, quasi finita la serie di finali di supercoppa (in Germania vincente lo Schalke sul Borussia Dortumund, ieri il Milan, in rimonta sull'Inter a Pechino, manca solo il primo Barca-Real del 2011/2012), alle porte i preliminari di Champions (terribile l'impegno dell'Udinese contro l'Arsenal), i primi turni di campionato.
Buon calcio 2011/2012 a tutti.
Ormai è un classico United vs City, Nicola Gallo ci racconta il match di oggi valido per l'assegnazione della Supercoppa inglese, gettando uno sguardo sulla nuova stagione calcistica europea.
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